Il sambuco nigra , o più semplicemente sambuco , è una pianta officinale ricca di proprietà benefiche, utilizzata da sempre in cucina per marmellate e liquori, ed in erboristeria per tisane , sciroppi e cosmetici.
Il sambuco ha l’aspetto di un arbusto o piccolo albero che può raggiungere anche i 10 metri di altezza. Noto per le sue numerose proprietà benefiche, è utilizzato da sempre in erboristeria in quanto diuretico, diaforetico, antinevralgico, emolliente, lassativo o purgante, antifibrillante; debolmente antinfiammatorio, stimola la secrezione bronchiale e depurativo.
Del sambuco si utilizzano principalmente i fiori e le bacche, ma bisogna assumerli con particolare parsimonia e stare attenti alle bacche crude ed i semi perchè contengono una sostanza altamente velenosa .
I fiori bianchi di sambuco sono spesso consigliati per il trattamento dei sintomi da raffreddore, da assumere come tisana 1-2 volte al giorno, o come decotto insieme alle foglie di ortica e malva, per fare suffumigi e lavaggi nasali.
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Per il particolare aroma sprigionato, i fiori di sambuco secchi sono utilizzati per aromatizzare bevande alcoliche, infatti dal distillato di fiori di sambuco, insieme ad anice, finocchio, menta, liquirizia ed altri aromi si ottiene un gustoso liquore digestivo, conosciuto con il nome commerciale di Sambuca.
Ma sono utilizzati anche per aromatizzare vino bianco e aceto, e se fritti in pastella e poi passati nello zucchero, sono un ottimo dolce, da aggiungere anche nelle macedonie di frutta o insalate.
Quando raccogliere il sambuco ?
Le bacche devono essere raccolte quando sono ben mature e succose , quindi nel periodo estivo , tra inizio agosto a metà settembre, mentre i fiori si raccolgono tra maggio e giugno, per poi essere essiccati all’aria, divenendo giallastri e sprigionando un odore tipicamente aromatico.
Attenzione alla tossicità del sambuco.
Molto simile al sambucus nigra, è il sambucus ebulus (Ebbio), ma molto più velenoso , e basta una quantità minima per intossicare pericolosamente l’organismo.
I fiori e le bacche sono simili, ma quelle dell’ebbio restano rivolte verso l’alto, mentre nel sambuco nigra, arrivate a maturità, si piegano verso il basso. Riconoscere il nigra dall’ebbio è molto facile, perchè quest’ultimo è una specie erbacea che arriva a malapena il metro e mezzo di altezza, mentre il nigra è un piccolo arbusto dal tronco lignificato, che raggiunge anche 10 metri di altezza.
Consigli per una tisana di sambuco : acquistare in erboristeria della pianta secca, portare ad ebollizione una tazza d’acqua, spegnere il fuoco e lasciare in infusione per circa 5 minuti due cucchiaini di sambuco, filtrare e bere.
1 o 2 tazze al giorno di tisana di sambuco bevuta molto calda, aiuta a combattere le malattie da raffreddamento come raffreddore, tosse, bronchite, rinite, sinusite, grazie al suo potere decongestionate, emolliente e, in caso di febbre, svolge un’azione diaforetica, un po’ come il paracetamolo riequilibrando la temperatura corporea.
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